Rischio Elevato

Livello di rischio: ELEVATO

come esempio di zona a rischio ELEVATO possiamo considerare un’area urbana, all’interno di una Grande Area Metropolitana con media densità abitativa, edifici adibiti ad attività commerciali, sistemi di trasporto pubblico di massa (stazioni ferroviarie o di interscambio), con presenza di pubblici esercizi e “movida” nelle ore notturne, luoghi di aggregazione ed aree verdi, illuminazione sufficiente ma non omogenea e con un tasso di criminalità medio-alto

Parametri di riferimento

COPERTURA
del 60% dell’area, restano validi tutti i parametri relativi ai punti di attenzione indicati precedentemente

DEFINIZIONE IMMAGINE
si suggerisce un livello di densità d’immagine compresa tra i 63 ed i 250 pixel/metro, con un minimo di 250 Px/m garantiti nei punti indicati come strategici

MONITORAGGIO
è richiesto un monitoraggio continuo delle immagini a cura di un operatore locale, e le immagini devono sempre essere disponibili in rete su richiesta di una o più postazione remota di controllo

REGISTRAZIONE E FRUIZIONE IMMAGINI
 è necessario prevedere l’accesso alle immagini ed alle registrazioni da parte di enti diversi, di conseguenza devono essere disponibili delle procedure di trasferimento dei flussi e di esportazione di immagini e filmati che garantiscano l’interoperabilità e l’integrità degli stessi tenendo conto della possibilità di interfacciamento con sistemi differenti.

UTILIZZO DI SISTEMI EVOLUTI DI ANALISI VIDEO
nelle aree in cui si è individuato un livello di rischio elevato, i sistemi di video analisi evoluti diventano un perno fondamentale su cui si snodano tutte le attività di gestione ed eventuale reazione nei confronti di situazioni potenzialmente pericolose. Sostanzialmente si tratta di elevare in termini di numero le analitiche già presenti per il livello medio di rischio e renderli disponibili a dei sistemi intelligenti di analisi situazionale, che tengano in conto dei dati riportati dalle analitiche intelligenti su di un raggio più vasto, e siano di supporto alle autorità competenti alle quali è delegata la gestione degli eventi sul territorio. Anche in questo caso il dimensionamento delle postazioni di controllo e l’interoperabilità delle apparecchiature utilizzate, diventano la chiave di volta per un funzionamento fluido ed efficace di tutto il sistema di video sorveglianza, per cui la necessità di utilizzare apparecchiature che siano conformi agli standard interoperabilità, quali quelli stabiliti da ONVIF, risulta fondamentale per garantire un adeguato livello di risposta a qualsiasi tipo di evento.

Parametri consigliati

Copertura minima e sorveglianza di punti strategici
del 60% dell’area, restano validi tutti i parametri relativi ai punti di attenzione indicati precedentemente.

Risoluzione con riferimento al MDORI
livello di densità d’immagine compresa tra i 63 ed i 250 pixel/metro, con un minimo di 250 Px/m garantiti nei punti indicati come strategici

Live monitoring area
è richiesto un monitoraggio continuo delle immagini a cura di un operatore locale, e le immagini devono sempre essere disponibili in rete su richiesta di una o più postazione remota di controllo.

Registrazioni per enti diversi (interoperabilità)
è necessario prevedere l’accesso alle immagini ed alle registrazioni da parte di enti diversi, di conseguenza devono essere disponibili delle procedure di trasferimento dei flussi e di esportazione di immagini e filmati che garantiscano l’interoperabilità e l’integrità degli stessi tenendo conto della possibilità di interfacciamento con sistemi differenti.

Utilizzo sistemi evoluti di analisi video
i sistemi di video analisi evoluti diventano un perno fondamentale su cui si snodano tutte le attività di gestione ed eventuale reazione nei confronti di situazioni potenzialmente pericolose. Sostanzialmente si tratta di elevare in termini di numero le analitiche già presenti per il livello medio di rischio e renderli disponibili a dei sistemi intelligenti di analisi situazionale, che tengano in conto dei dati riportati dalle analitiche intelligenti su di un raggio più vasto, e siano di supporto alle autorità competenti alle quali è delegata la gestione degli eventi sul territorio. Anche in questo caso il dimensionamento delle postazioni di controllo e l’interoperabilità delle apparecchiature utilizzate, diventano la chiave di volta per un funzionamento fluido ed efficace di tutto il sistema di video sorveglianza, per cui la necessità di utilizzare apparecchiature che siano conformi agli standard interoperabilità, quali quelli stabiliti da ONVIF, risulta fondamentale per garantire un adeguato livello di risposta a qualsiasi tipo di evento.

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